Umbertide

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Chiesa di San Francesco

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La chiesa di San Francesco si erge nella piazza omonima ed è la chiesa più antica tuttora esistente a Umbertide. La chiesa di San Francesco è stata riaperta al culto e al pubblico il 12 febbraio 2005, nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato, oltre a numerosissimi cittadini anche importanti figure istituzionali. L'importante intervento di restauro conservativo, che ha restituito alla città uno dei suoi monumenti più antichi e belli, è stato reso necessario dai danni causati dagli eventi sismici iniziati il 26 settembre 1997. La costruzione iniziò a partire dagli anni ´90 del XIII secolo in quello che era chiamato " borgo inferiore" del castello di Fratta. Pochi anni prima i frati minori avevano costruito le chiese di San Francesco a Città di Castello e a Montone. La sua architettura è tipica delle chiese medievali degli ordini mendicanti: navata unica, tetto in travatura, finestroni gotici bifori o trifori, abside quadrato o semicircolare. Solo successivamente venne aggiunta la navata laterale sinistra dove nei primi anni del ´500 vennero aperte le cappelle di San Rocco e del Crocifisso. In quegli stessi anni era ancora attivo il cantiere del convento di San Francesco, annesso alla chiesa. All´interno della chiesa sono ancora conservate opere di notevole rilevanza iconografica storica e artistica. Nella controfacciata, a sinistra del portale laterale d´ingresso, è visibile un bellissimo affresco con San Cristoforo, databile ai primi anni del XV secolo e realizzato da un ignoto pittore tardo gotico, riconosciuto in Ottaviano Nelli da Gubbio, indiscusso protagonista di quell´ambiente in Italia centrale. Questa è l´unica testimonianza artistica quattrocentesca presente in chiesa insieme all´affresco che raffigura San Bartolomeo in una delle colonne che separano la navata principale da quella laterale. Un´altro affresco, più tardo e poco leggibile si trova nella parete sinistra della navata principale e presenta in basso due figure tra cui è riconoscibile Santa Lucia. Gli altari ornati da stemmi e iscrizioni che si trovano nelle pareti della chiesa sono stati tutti realizzati ai primi del seicento e sono intitolati rispettivamente a San Carlo Borromeo, ispiratore del Concilio di Trento, Sant´Anna, madre di Maria, di cui parlano i Vangeli apocrifi e molto venerata nel passato, Sant´Antonio da Padova, dottore della chiesa e San Francesco di Paola a cui è dedicato un altare anche nell´attigua chiesa di Santa Croce. Gli altari, oggi restaurati, conservano tele dello stesso periodo ad esclusione di quello di Sant´Antonio, che contiene dietro una teca di vetro una bella statua del santo francescano col bambino.
Infine è da ricordare l'ultima cappella della parete sinistra, posteriore alle altre due, detta dell´Immacolata Concezione, dove si trova la statua della Vergine che viene portata in processione il Venerdì Santo. Altre due importanti opere erano un tempo conservate a San Francesco e ora si trovano nella chiesa-museo di Santa Croce. Si tratta della bellissima statua di San Rocco realizzata per la cappella omonima nel 1527 al fine di scongiurare una nuova epidemia di peste. L´opera, riconducibile a un gruppo di statue sparse in Umbria, forse proviene da una bottega di artisti originari di Borgo San Sepolcro su cui si sta conducendo uno studio. L´altra opera è una tela con la Madonna, il Bambino e alcuni santi tra cui Francesco, titolare della chiesa, ed è firmata e datata dal famoso pittore manierista Nicolò Circignani detto Pomarancio, molto attivo nella seconda metà del ´500 in alta valle del Tevere. Egli ha lasciato in Fratta almeno un altro dipinto, proveniente dall´abbazia di Montecorona e oggi conservato alla Collegiata di Umbertide. Il dipinto proveniente da San Francesco si trovava prima del terremoto del 1997 nella cappella detta del Crocifisso e fatta costruire dalla famiglia Ranieri di Civitella.