Umbertide

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Abbazia di Montecorona

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A pochi km dal centro di Umbertide si eregge l'Abbazia di San Salvatore di Montecorona la tradizione vuole che sia stato San Romualdo a fondarla nell´XI secolo.
L´abbazia di San Salvatore di Montecorona, si trova a quattro chilometri da Umbertide, ai piedi del colle omonimo. Secondo la tradizione sarebbe stato San Romualdo a fondare, nell´XI secolo, il monastero di San Salvatore di Monte Acuto. L´antica cripta seminterrata è di notevole valore artistico e culturale. E´ composta di un vasto locale diviso in cinque navate, con colonne di vari stili che sorreggono le basse volte. La chiesa superiore, a tre navate, fu consacrata nel 1105; conserva resti di affreschi ed un coro ligneo di buona fattura. Interessante il campanile a pianta ottagonale e circolare, forse anticamente torre di difesa, con l´orologio recentemente restaurato. Dall´abbazia si sale ai 705 metri dell´Eremo, lungo una strada circondata da boschi di faggi e castagni e punteggiata da edicole votive. Anticamente era collegata alla Badia da un sentiero detto " la mattonata", largo circa due metri e costruito a secco con blocchi di pietra arenaria, riaperto in occasione di una passeggiata ecologica che ha permesso di riscoprire il fascino di una natura ancora intatta.
L´Eremo è un antico Monastero la cui costruzione risale al XVI Secolo per opera dei padri Camaldolesi e Coronesi. Proseguendo per la stessa strada si scopre a un tratto l´antico borgo di Santa Giuliana, di una suggestione unica, completamente restaurato nel rispetto dell´originaria struttura medioevale. Non si conosce la data di costruzione di questo castello, le cui prime notizie risalgono al 1362, mentre nel 1411 fu cinto d´assedio dal capitano Paolo Orsini, alleato di Braccio Fortebracci da Montone. Proseguendo verso Perugia si incontra la fortezza di Valenzina, di cui si hanno scarse notizie. Edificata per motivi di difesa, si pensa che la parte ancora esistente sia stata adattata, nei secoli XVI e XVII, alle esigenze dei proprietari terrieri. A circa 3 chilometri, deviando verso Pierantonio, alla confluenza del torrente Nese con il Tevere, si può vedere in alto il castello di Ascagnano, il cui nome sembra derivi dagli Ascani, posteri di Enea. Non si conosce la data della sua fondazione. Le prime notizie risalgono al 1370, quando Gilberto conte della Serra entrò in Castiglione Ugolino, che si era ribellato ai Perugini, ai quali tentò di togliere anche il castello di Ascagnano. L´antico castello fu fatto distruggere da Biordo Michelotti e dai magistrati di Perugia allorché venne scoperto che Giacomo d´Ascagnano ed altri familiari avevano progettato di consegnare ai nobili fuorusciti perugini, avversari del Michelotti, il loro castello. I ruderi furono acquistati nel 1415 da Agnolo Ticagnetto, perugino, che iniziò subito la ricostruzione. Nel secolo XIX proprietario del castello fu Ettore Fiorenzi, che nel 1832 lo vendette al re di Baviera Luigi I. Il castello, nei secoli, ha subito diversi mutamenti, ha cambiato vari proprietari ed è stato adattato per renderlo sempre più confortevole e funzionale. Riprendendo infine la strada per Perugia si può ammirare, in alto a destra, il magnifico castello di Antognolla, posto in territorio perugino, ma vicinissimo a quello del Comune di Umbertide, che spicca fra le case di un antico borgo. Non è nota l´epoca di costruzione del primitivo castello, ma pare che in questo luogo esistesse, fin dal 1174, un monastero benedettino. Nel 1404 vi si rifugiarono i nobili perugini Jacopo degli Arcipreti, Pandolfo Baglioni e Donato di Ser Jacopo con i seguaci. I Baglioni, nel 1480, occuparono il castello e lo tennero sotto il loro controllo per alcuni anni. Nel 1836 la contea di Antognolla fu acquistata dal marchese Giovan Battista Guglielmi di Roma. La famiglia Guglielmi rimase proprietaria di Antognolla fino al 1921.